Il don Rodrigo dei Berici nel nuovo film di Olmi

 

Ermanno Olmi girerà un film su Paolo Orgiano.

Il celebre regista, sceneggiatore, scenografo e produttore cinematografico italiano, che ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1978 per “L’albero degli zoccoli”, ha fatto un primo sopralluogo a Orgiano qualche settimana fa. Le malefatte di Paolo da Orgiano, il nobile vissuto a cavallo tra Cinque e Seicento, le cui vicende criminose avrebbero ispirato la figura del più celebre Don Rodrigo di manzoniana memoria, e il processo che ha subito dal 1605-07,hanno incuriosito il regista che lavora ad una sceneggiatura per il prossimo film.

«Ci ha rivelato che sta studiando gli atti del processo, concentrandosi su personaggi e luoghi, proprio per questo ha voluto venire dove tutto ha avutoorigine, per vedere se e come il passato sia ancora presente nella realtà di questa terra», ammette il sindaco Marco Zecchinato. Pare che la vista di Villa Fracanzan Piovene e l’amenità della campagna l’abbiano colpito al punto da lasciarsi sfuggire anche un «ritornerò». «È vero – conferma Zecchinato–, è statocolpito positivamente dall’Area Berica. Non gli abbiamo fatto vedere soltanto il nostro comune. Ci ha chiesto di poter visitare i luoghi più significativi del Basso vicentino e si è complimentato per il paesaggio, le ville ma soprattutto per la presenza dei piccoli borghi rurali». Il maestro è stato accompagnato nel suo viaggio, partito da palazzo dei Vicari per poi continuare in villa Fracanzan Piovene e finire a Toara, dove ha pranzato, da sindaco, vicesindaco e da pochi altri cittadini che da sempre collaborano con l’Amministrazione per divulgare la storia di Paolo Orgiano, protagonista indiscusso, insieme ai suoi bravi, dinumeroseviolenzee sopraffazioni a Orgiano tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento.

Ermanno Olmi non è arrivato da solo: con lui, oltre alla moglie, c’era Cla- dio Povolo,professore dell’università Ca’ Foscari, che per primo, negli anni Novanta, ha iniziato a studiare gli atti del processo a Paolo Orgiano e collegarlo ai “Promessi Sposi”, ipotizzando che il Manzoni ne fosse venuto in possesso sfruttando i suoi collegamenti con alcune delle persone che avevano fatto ricerche oavevano lavoratonelleprimesediarchivistiche, dove inizialmente era depositata la documentazione della Serenissima, o li avesse visionati di persona all’accademia di Brera o all’archivio di San Fedele, dopo che da Vienna erano arrivati a Milano. «Olmi è venuto a conoscenza del processo a Paolo Orgiano leggendo una tesi che citava i miei studi», svela Povolo. «È rimasto così colpito da questo personaggio da volerne approfondire la storia. Il film – conferma il professore – riguarderà proprio la figura di Paolo Orgiano. Siamo ancora in una fase iniziale, in cui il regista prende confidenza con i personaggi e si lascia ispirare dai luoghi». • © iL GIORNALE DI VICENZA

Bassano flirta con il cinema

Un milione di euro in quarantacinque giorni effettivi di riprese. A tanto ammonta la cifra spesa nel Bassanese dalla produzione per la fiction “Di padre in figlia”. Una somma che soddisfa l’assessore alle attività economiche, Giovanni Cunico, e lo invita a rilanciare. Per i prossimi mesi, si pensa a realizzare uno spot con le immagini della fiction, per promuovere la città tra i produttori cinematografici. «Tra settembre e l’inizio di novembre – commenta l’assessore – la nostra città si è trasformata in un set cinematografico. Alla fine dell’esperienza, il bilancio è positivo da diversi punti di vista». In primo luogo, c’è il ritorno economico, testimoniato dai circa 100 mila euro spesi per i contratti dei lavoratori ingaggiati per le riprese o dai 3.300 pernottamenti del  personale dell’organizzazione in hotel e appartamenti. Ancora, i 6 mila cestini forniti per i pranzi di attori e comparse dai ristoratori locali, e le 120
auto d’epoca noleggiate per il set.
«Dagli alberghi – aggiunge Cunico – ai catering, ai trasportatori,alle agenzie immobiliari e ai vivaisti, le categorie professionali coinvolte sono state più di venticinque. Ne ho già parlato con i portavoce degli artigiani e dei commercianti, anche per capire come orientarci per il futuro». Il valore aggiunto di Bassano, però, per l’assessore è stata la capacità di accogliere e far lavorare bene una troupe cinematografica.  «A prescindere dalle cifre – rileva Cunico -, che comunque già di per sé sono un investimento, la nostra città ha dimostrato di poter accogliere e ospitare al meglio una troupe cinematografica. Il test delle settimane scorse è stato superato più che bene e da qui contiamo di partire per collaborazioni future».

In sostanza, l’assessore vuole far conoscere Bassano come set per il grande e piccolo schermo. In questo senso, un aiuto fondamentale potrebbe arrivare dalla produzione di “Di padre in figlia”. «Tempo qualche mese – spiegaCunico – e potrebbe esserci uno spot di un minuto e mezzo, due minuti al massimo, con protagonista Bassano. L’idea è intrecciare immagini della fiction con riprese del backstage, in modo che si vedano la lavorazione e i risultati. Vogliamo far capire che in zona c’è una filiera già pronta e che eventuali produzioni sono benvenute». Tutto questo, in attesa dei risultati sul fronte turistico, dopo la messa in onda. «Esperienze vicine a noi - chiude l’assessore - dimostrano
che le produzioni televisive funzionano bene anche come volano turistico. Il caso più eclatante è quello del lago di Braies che da alcuni anni, nelle giornate estive, raccoglie centinaia di visitatori che vanno a vedere la capanna di Terence Hill.

Per vedere Bassano sugli schermi dovremo attendere probabilmente l’autunno del 2016. Date le premesse, però, contiamo in un impatto importante».

IL GIORNALE DI VICENZA,14/11/2015

Presentazione dei 12 progetti che hanno partecipato al primo workshop di Biennale College – Cinema

primo workshop a Venezia dal 3 all'11 ottobre 2015

12 | 10 | 2015
due ulteriori workshop per i 3 team finalisti

La Biennale di Venezia annuncia la presentazione dei 12 progetti che hanno partecipato a Venezia, dal 3 all'11 ottobre 2015, al primo workshop della 4a edizione di Biennale College – Cinema (2015 – 2016). Introducono i lavori della giornata, lunedì 12 ottobre 2015 a Venezia nella sede della Biennale a Ca' Giustinian (Sala delle Colonne), il Presidente Paolo Baratta e il Direttore del Settore Cinema Alberto Barbera.

· Biennale College – Cinema >>
È l'iniziativa della Biennale di Venezia che promuove nuovi talenti per il cinema offrendo loro di operare a contatto di maestri, per la realizzazione di lungometraggi a micro budget. Biennale College è un'esperienza innovativa e complessa che integra tutti i Settori della Biennale di Venezia.

· La Call internazionale della 4a edizione
I 12 progetti della 4a edizione 2015/2016 sono stati selezionati a seguito di una Call internazionale lanciata il 12 maggio scorso, a seguito della quale sono pervenute 170 domande. Complessivamente, nel corso delle prime quattro edizioni di Biennale College – Cinema sono pervenute oltre 1.000 domande da ogni parte del mondo.

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Fiction Rai: Di tutto, di più

Dietro le quinte della fiction di RaiUno "Di Padre in Figlia", che sarà girata a Bassano, c'è sempre e ancora lui: il presidente degli Albergatori Roberto Astuni. Intervista a ruota libera su tutti i retroscena. E sul caso Nardini...

di Alessandro Tich

DPINF BAS

Di tutto, di più. E' il celebre slogan di mamma Rai. Ma potrebbe benissimo essere anche il motto di Roberto Astuni, contitolare del Bike Hotel Alla Corte in città, la cui attività di imprenditore e le cui plurime cariche nella vita pubblica locale - in veste di presidente degli Albergatori di Bassano, di presidente del Consorzio Regionale di Promozione Turistica Pedemontana Veneta e Colli, di promotore del tavolo di marketing territoriale Territori del Brenta e di consigliere del Consorzio Vicenzaè - rappresentano, appunto, il “di tutto”.

Il “di più” è costituito dall'ulteriore incombenza che lo tiene impegnato, e non poco, già da diversi mesi: quella di figura di riferimento per l'organizzazione logistica della fiction di RaiUno “Di Padre in Figlia”, per la regia di Riccardo Milani su soggetto di Cristina Comencini, che racconta le vicissitudini di una famiglia di produttori di grappa e che sarà girata, a partire dai prossimi giorni, qui a Bassano. 
E così, anche se il suo nome forse non apparirà nei titoli di coda, Astuni fa ormai parte - e a pieno titolo - del cast. Presidente Astuni, come è nato questo suo coinvolgimento nell'organizzazione della fiction?
“La scorsa primavera la BiBi Film, che è la casa di produzione, ha presentato a Vicenza Film Commission una richiesta di supporto economico e organizzativo, perché intenzionata a girare una fiction a Bassano. In qualità di consigliere di Vicenzaè, di cui Vicenza Film Commission è un ramo operativo, sono stato immediatamente informato di questo evento. Come Vicenza Film Commission ci siamo subito messi a disposizione e abbiamo avuto un primo incontro col regista Riccardo Milani, col direttore di produzione Luca Bitterlin e con lo scenografo Maurizio Leonardi. Sono venuti a Bassano, sono stati qua cinque giorni per un sopralluogo e io ho accompagnato questi signori in giro per la città. E' stato un semplice sopralluogo tecnico. Rientrato a Roma il regista ha dato l'ok, perché ha trovato in Bassano la città ideale per questa fiction. La storia era stata scritta per Bassano, ma nel caso l'esito del sopralluogo fosse stato negativo avrebbero cambiato l'ambientazione della vicenda, probabilmente in Piemonte. Quindi la produzione ha chiesto insistentemente un contributo economico a Vicenza Film Commission, che può erogare un sostegno per il tramite della Regione. C'è infatti una legge nazionale che impone alle Regioni di dedicare riserve destinate al cinema.”

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