Working Title Film Festival: contribuisci al crowdfunding!
È cominciata la campagna di crowdfunding (raccolta fondi online) di Working Title Film Festival - festival del cinema del lavoro, che si terrà a Vicenza dal 27 aprile al 1 maggio 2016. Il primo festival di cinema a Vicenza, e un evento nazionale sul cinema del lavoro. L'obiettivo degli organizzatori è di raggiungere 5.000 euro di contributi “dal basso” entro il 25 aprile, sulla piattaforma Eppela.
Info pratiche: come contribuire
Per contribuire c'è tempo fino al 25 aprile circa: per farlo ci vuole la carta di credito. Bisogna andare a questo link: https://www.eppela.com/it/projects/7542-working-title-film-festival.
Poi, cliccare sul bottone giallo "contribuisci" sulla destra e scegliere una delle modalità di contributo. Si può dare una delle somme prestabilite (fino a 100 euro) in cambio di alcune ricompense (t-shirt e borsetta di tela del festival, biglietti e abbonamenti per le proiezioni) ma anche, selezionando l'ultima opzione a fondo pagina, scegliere di "supportare il progetto senza richiedere ricompense". In questo caso si può donare anche più di 100 euro.
Inoltre i sostenitori saranno ringraziati sul sito: www.workingtitlefilmfestival.it
e sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/WorkingTitleFilmFestival
Cinque giorni di film, audiodoc, fotografia, dibattito
Al centro dell'evento ci sarà una selezione di film documentari, di finzione e di animazione e di narrazioni seriali di recente produzione. La scelta è stata dettata dall’alta qualità artistica e dalla capacità di affrontare il tema del lavoro con punti di vista, estetiche, stili originali.
Il festival è modulare: mette in dialogo il linguaggio audiovisivo, che avrà il suo luogo deputato al Cinema Primavera, con la fotografia e l’audiodocumentario, allestiti a Exworks, ex officina riconvertita in luogo per l’arte e il lavoro creativo. Il terzo tassello è costituito dal confronto a più voci fra le varie anime del lavoro freelance, indipendente e creativo, nella cornice del Polo giovani B55.
Working Title Film Festival è promosso da tre soggetti: le associazioni Lies, laboratorio dell'inchiesta economica e sociale, e Ispida, attiva in ambito teatrale e culturale, e Exworks, un nuovo spazio di lavoro ed espositivo per professionisti delle arti visive e del design nato presso Zerogloss design store a Vicenza.
Il video di lancio
Il lancio del crowdfunding è accompagnato da un video, interpretato dall'attore Davide Dolores, che ironizza sul mondo del lavoro precario e sulla scarsa considerazione riservata ai lavori creativi e intellettuali. Il video si può vedere in alto nella pagina della raccolta fondi:
https://www.eppela.com/it/projects/7542-working-title-film-festival
Perché questo progetto
«Working Title è un festival cinematografico che ambisce a ridare centralità e senso al discorso sul lavoro – spiega la direttrice artistica Marina Resta, filmmaker e ideatrice del concept del festival insieme al giornalista Giulio Todescan – Mai come in questa epoca il lavoro è pervasivo, non ha limiti di tempo né di spazio, ma allo stesso tempo mancano occasioni di riflessione e confronto sul senso che questa trasformazione produce nella vita quotidiana delle persone. Le nuove generazioni hanno assistito allo sgretolamento delle vecchie sicurezze e si affacciano a un mondo del lavoro reso frammentato e precario da crisi economica e riforme legislative. Ma la necessità di inventarsi un lavoro che non c’è può diventare la spinta a creare nuovi modelli economici, culturali e sociali in grado di trasformare la condanna della precarietà in un’opportunità. Da questi presupposti nasce l’urgenza di un appuntamento che, a partire dai film, generi momenti di confronto aperto a tutta la cittadinanza di Vicenza ma potenzialmente replicabile in altre città».
Working Title, nel gergo cinematografico, è il titolo di lavorazione di un film: «Abbiamo scelto questo nome – spiegano i promotori – per la sua ambivalenza semantica che riporta sia al tema della provvisorietà propria del lavoro di questa epoca, sia al cinema come mezzo privilegiato di racconto».