Dal Gargano a Venezia fioriscono i set. "Per gli indiani ricchi è una scoperta"

Da "La Repubblica" di giovedì 19 novembre, di Maria Pia Fusco

Da almeno un anno si moltiplicano le troupe impegnate nel nostro paese. "Piacciono i nostri paesaggi forti. Portano molto lavoro anche ai nostri tecnici, ma soprattutto sono un'occasione di incontro importante".


thumb_la_repubblica_bollywoodBollywood ha scoperto l'Italia. Tutto è cominciato in Puglia l'anno scorso a primavera, quando i produttori del film Bachna ae haseeno (Beware, o beautiful ones) sono arrivati nel Gargano, a Baia delle Zagare, luogo ideale per ambientare la sequenza in cui Raj, dopo un inseguimento di anni in tutta Europa, ritrova Radhika, la ragazza che aveva amato e che aveva lasciato per inseguire frivoli sogni di libertà. II film ha portato in Puglia — si è girato sia nel Gargano che nel Salento, poi anche a Capri, Roma e Venezia — una troupe di almeno un centinaio di persone e Yash Chopra, it piu grande produttore di Bollywood, che ha utilizzato i servizi dell'Apulia Film Commission, con cui ha stabilito un rapporto di collaborazione destinato a durare nel tempo.
Bachna ae haseeno e stato un grande successo in India ed servito da richiamo per altri produttori. Net giro di un anno si sono girati altri due film, Kambakht Ishq con riprese a Vicenza e a Venezia, e Housefull ancora in Puglia, a Bari e nel Gargano, entrantbi con protagonista Akshay Kumar, una delle star più acclamate in patria. «Sono tutti attori professionali, ma il livello di divismo è altissimo. Sono vere star, sul set restano isolati, serviti e riveriti, non si mischiamo mai con gli altri. Sono venerati, per vedere Kumar sono arrivati sul set tutti gli indiani della zona», racconta Leonardo Angelini, che segue le produzioni per l'Apulia Film Commission. Secondo lui «le riprese in Italia portano vantaggi economici e lavoro a molti nostri tecnici che entrano nella troupe, ma sono anche uno scambio di conoscenza importante, ci si incontra con diverse religioni, hindi, parsi, islam».
Il tramite tra Bollywood e l'Italia e Giulia Salvadori della Scrix Productions, attualmente in India per organizzare prossime produzioni di film e pubblicità nel nostro paese. «Il cinema indiano ha bisogno di immagini forti e di paesaggi dal forte impatto emozionale, l'Italia per loro è stata una scoperta molto importante. I film raccontano storie di oggi, in genere i personaggi sono ricchi, si permettono di viaggiare, oppure si sono affermati all'estero. E c'e sempre una storia d'amore».
Sono amori travagliati, lui e lei che si amano ma si separano per un altro o per un'altra, per un equivoco o un presunto tradimento, balli e canzoni esprimono dolori ed emozioni, fino al sofferto happy end. Sono anche amori molto casti, «lui e lei si avvicinano, vedi i profili che si sfiorano, noi italiani della troupe aspettiamo il bacio. Macché, arriva la musica e cantano».
L'incontro tra Bollywood e l'Italia è anche un veicolo molto importante per il cineturismo e il turismo in generale. Ogni giorno 23 milioni di indiani vanno al cinema, gli attori e le attrici sono paragonati a divinità viventi, idoli capaci di influenzare le svelte dei consumatori», dice Salvatore Ianniello dell'Enit. «A luglio é uscito Khambakht Ishq, ed é gia considerato il secondo incasso nella storia del cinema indiano, c'é grande attesa per Housefull che uscirà l'anno prossimo. Abbiamo cercato di costruire una rete di rapporti con i principali produttori, l'interesse per il nostro paese é crescente, non passa settimana che non ci sia una richiesta di aiuto. Secondo gli operatori del settore, la visibilità delle bellezze italiane sul grande schermo ha fatto crescere la domanda turistica verso il nostro paese».
Del resto il collegamento tra Bollywood e il cineturismo viene da lontano. «L'ente del turismo britannico ad esempio anni fa ha fatto stampare una carta dell'Inghilterra su cui venivano indicate per il turista indiano le location dei film più importanti. Noi siamo agli albori, ma molte persone mi chiedono informazioni sui vari paesaggi di sfondi ai film girati in Italia», ricorda Ianniello ed e molto probabile che se l'elite indiana conosce bene le grandi citta d'arte, Alberobello o Vieste o Vicenza saranno mete prossime del turismo indiano in Italia.

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