«Datemi un bicchiere d'acqua ». Sarà pure uno sceneggiatore professionista il trentacinquenne di Rosà, Pietro Parolin,ma la vittoria del bando promosso a fine 2011 dalla Regione per la diffusione di opere multimediali giovanili , con finanziamento di 700 mila euro, lo ha colto a guardia abbassata. Ha vinto tra 62 partecipanti, Parolin, e ieri a Palazzo Balbi, di fronte all'assessore alle politiche sociali Remo Sernagiotto e a Carlo Brancaleoni della direzione di rai Cinema, era possibile leggergli in volto l'emozione delle grandi occasioni.
"Anche perché – ha ammesso - ho saputo della vittoria solo stamattina. L'assessorato ha mantenuto il segreto e credevo di essere stato convocato per altri motivi". Si è trovato davanti a un microfono a rispondere ai giornalisti. La sceneggiatura premiata si intitola "Duri e Puri" e racconta con toni da commedia le vicende di un imprenditore, Gualtiero Cecchin, caduto in disgrazia e disposto a tutto pur di tornare al censo che a suo avviso gli spetta. Accanto al protagonista ci sono sua sorella Elisa (di professione insegnante) e il marito di lei, Alessio, sovrintendente di polizia. Si procede tra colpi bassi e scandali fino alla redenzione finale di Gualtiero. È il classico film sul Veneto bacchettone, che tra "dopie" non pronunciate e "ombre" di bianco si diverte a spiare dal buco della serratura? Parolin, di stereotipi non vuol nemmeno sentir parlare. "Mi piace pensare ai miei personaggi come a degli "archetipi" - spiega - dei modelli di italianità immersi nel colore di una regione che negli intenti dovrà aggiungere valore alla narrazione".
In più, c'è la crisi: "Una parola - aggiunge lo sceneggiatore - che voglio intendere come "cerniera" e "passaggio". Quello di un adulto che si trova in difficoltà e, tra equivoci e colpi di scena, riesce comunque a reagire. Vorrei che fosse così per tutti e che per uscire dalle difficoltà finanziarie, prima che ai listini di borsa,imparassimo a guardare dentro noi stessi".
Quanto alla realizzazione del film, si sa che sarà probabilmente girato a Treviso, e più che al recente "Cose dell'altro mondo" e ai suoi esterni bassanesi, guarderà a "Signore & Signori", il capolavoro di Pietro Germi. "Se poi ci fossero scene balneari - ha dichiarato Sernagiotto -il Veneto ha spiagge bellissime" lasciando intendere che la Regione crede in"Duri e Puri" anche come veicolo promozionale.
Lo staff di produzione, però, è ancora tutto da costruire: coinvolgerà una squadra di almeno 30 persone, con partecipazione della Rai e della Regione ma per avere i nomi del cast e i tempi di realizzazione bisognerà attendere il contratto con un produttore. Se poi il cinema non dovesse bastare, l'assessore Sernagiotto si è lasciato sfuggire in chiusura un'idea per il prossimo anno: "La poesia. Quella di un grande autore veneto del XX secolo". Anche qui, riserbo sull'identità, ma guardando non lontano dai luoghi in cui è ambientato di "Duri e Puri" il nome più luminoso che salta alla mente è quello di Andrea Zanzotto. Si vedrà.
Fonte Il Giornale di Vicenza, 9 giugno 2012