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C´era una volta un re che per rispettare un voto si disse disposto ad abbandonare corona, famiglia, ricchezze. Era l´aprile 1913, la storia mitologica ebbe un enorme successo. “Raja Harishchandra” del regista Dadasaheb Phalke è il titolo del primo film muto prodotto in loco e proiettato in un teatro a Bombay. La data segna la nascita dell´industria del cinema in India, che festeggia ora i cent´anni con celebrazioni in tutto il Paese e che ha datto luogo in tempi più recenti al fenomeno di Bollywood. Un´industria più che fiorente: oltre mille pellicole l´anno e quasi duemila tra documentari e cortometraggi. Il doppio degli studios di Hollywood, dall´altra parte del pianeta.


La straordinaria macchina delle sceneggiature negli ultimi vent´anni ha guardato - dopo aver percorso in lungo ed in largo i sentieri della tradizione hindi e urdu - agli Stati Uniti e all´Australia dove vivono folte comunità indiane, ed anche all´Europa, spostando i set su sfondi alpini prima in Svizzera e poi in Italia anche per le difficoltà tecniche di girare nel Kashmir teatro di scontri bellici.
Poi ecco le spiagge ed i centri storici pugliesi, infine le architetture venete e palladiane. Gli esotici a quel punto siamo diventati noi: da dieci anni anche Vicenza è entrata negli scouting alla ricerca di sfondi dove portare drammi e danze dei masala movies, i più popolari tra i film perchè girati nel nome della sceneggiata o dell´azione. Sdoganato dai problemi di lingua e tematica grazie ai sottotitoli e ad invenzioni che strizzano l´occhio al botteghino (prima tra tutte far uscire le canzoni prima della pellicola film), il film indiano si è diffuso in tutto il mondo, è uscito dalle rassegne etniche ed approdato ai grandi festival. Perfino in prima serata su Raiuno con “Monsoon Wedding” e “La sposa dell´imperatore”.
Anche a Vicenza sono planati gli attori-divinità: mai davanti ai cancelli di Villa Cordellina si erano visti tanti indiani e bengalesi in fila per sbirciare sul set di “Incredible love” del regista Sabir Khan, girato in più location del Vicentino nel 2008. Le due star inavvicinabili in quel caso erano Akshay Kumar e Kareena Kapoor.
Proprio in questi giorni la Film commission di Vicenza viene nuovamente contattata per aiutare le riprese del film “PK” prodotto da Vidhu Vinod Chopra, dopo i sopralluoghi effettuati lo scorso settembre dal regista Rajkumar Hirani. Quest´ultimo avrebbe voluto girare in centro città nei mesi di ottobre e novembre, ma la concomitante mostra di pittura in Basilica e l´afflusso quotidiano di turisti non lo hanno reso possibile: la produzione aveva guardato a Verona, poi ha deciso di ripuntare su Vicenza dove vorrebbe filmare nei prossimi mesi.
L´elenco delle collaborazioni della Film commission - braccio operativo del consorzio “Vicenza è” che appoggia le produzioni per veicolare l´immagine del Vicentino - col mondo indiano lo scorso anno ha registrato il film “Chintu Ban Gaya Gentleman” presentato in Tv in dicembre; gli episodi di una sorta di Mister Bean indiano vengono trasmessi su Sab Tv del Sony network proprio in queste settimane, già girati a Marostica, Bassano e Vicenza: uno show che arriva in 42 milioni di case indiane, venduto ad altri 59 Paesi e che ha un indice di ascolto (il television rating point) molto alto.
Nel maggio 2011 Vicenza è stata lo sfondo per una canzone del film “Badrinath”, proiettato in quasi 200 cinema per 50 giorni. Ma certamente la produzione più nota che ha fatto tappa nel Vicentino è stata quella del “Kambakkht ishq”, venduto poi col titolo più internazionale di “Incredible love” che ha vinto il Best locations award nel 2009 alla Fiera mondiale del cinema turistico: un film costato 12 milioni di dollari che al botteghino ha reso il doppio. Cori e dance nel verde, quad e sgommate in piazza dei Signori per la Nadiadwala Grandson Entertainement, una della case più solide di Bollywood.
Prima ancora un altro bel successo, con location beriche, lo aveva fatto registrare nel 2006 il film “Pensiero profondo” della Kumar Ray productions, frutto delle attività di marketing attraverso l´Enit e la festa italiana che ogni anno si tiene tra fine ottobre e novembre a Mumbay.
Dopo la partecipazione a fiere e l´ospitalità a tour operator indiani, tra il 2003 e il 2006 le immagini di Vicenza sono tornate sui cartelloni e nelle Tv indiane anche attraverso gli shooting fotografici della catena di abbigliamento Globus (un catalogo di sari nel 2001 è stato realizzato in centro storico e a villa Cordellina dalla Hoba Fashion Pvt), attraverso le puntate della trasmissione Misafir hoon yaron (Sono un viaggiatore) distribuita in 53 Paesi dalla Deepti Bhatnagar production. Il nome è quello di una potente produttrice indiana che ha girtato qui anche “ Home shanti home” e “Mirchi top 20” per giovani. Depti è stata Miss India nel 1990, quinta a Miss Mondo, si è sposata per amore rompendo le tradizioni, ha famiglia, una casa di produzione propria e un amore sviscerato per l´Italia ed il Veneto: «Con le sole trasmissioni di viaggio faccio conoscere il mondo a milioni di spettatori. Palladio e le ville mi sono nel cuore». Ed infatti torna ogni anno.

Fonte Il Giornale di Vicenza, 10 febbraio 2013

 

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