ASIAGO. La società Ipotesi Cinema ha presentato il progetto per la realizzazione di un lungometraggio dedicato alla prima guerra mondiale. Il sindaco Gios: «L´interesse c´è, il problema resta quello di trovare i fondi. Abbiamo già contattato vari enti, serve almeno mezzo milione di euro»
Una trincea didattica realizzata dalla Comunità montana per il museo all´aperto sul monte Zebio| Il regista Ermanno Olmi progetta un film sulla Grande Guerra
Sulla scrivania del sindaco Andrea Gios c´è il progetto, piuttosto dettagliato, presentato dalla società Ipotesi Cinema della figlia del regista, Elisabetta. Una proposta ritenuta molto interessante dagli amministratori asiaghesi, sia in chiave artistica, sia in quella turistica. Un film di Olmi infatti potrebbe attirare molto interesse già in fase di realizzazione, e una volta nella sale gli spettatori sarebbe incuriositi nel vedere come sono ritratti i luoghi altopianesi. Senza contare il tema stesso, la Grande Guerra, che con l´Altopiano ha un legame fortissimo.
I COSTI. L´ostacolo maggiore è però il reperimento dei fondi per sostenere i costi di realizzazione. «Stiamo parlando di una cifra importante, circa mezzo milione di euro - spiega il sindaco Gios -. Siamo comunque interessati alla proposta e stiamo valutando assieme alla Regione, e altri enti come il Film commission o istituti erogatori di fondi per lo sviluppo, come meglio provvedere alla copertura della spesa».
«Certamente il film potrebbe essere un motore turistico importante oltre a motivo di prestigio - continua Gios - Sia il turismo cinematografico legato alla visita dei luoghi dove si sono svolte le riprese, sia il turismo storico sono modelli qualificanti. Un´opera firmata Olmi convoglierebbe l´attenzione per la Grande Guerra proprio sull´Altopiano dove, ancora oggi, rimane il maggior numero di manufatti e testimonianze di quel conflitto».
Secondo quanto è trapelato, la storia parte dai ricordi di un vecchio pastore che ha combattuto sull´Altopiano, sugli stessi luoghi dove ora pascola i suoi animali. Buona parte delle riprese dovrebbero avvenire all´interno di trincee e manufatti originali ripristinati con il progetto dell´Ecomuseo; scenografie naturali che farebbero da sfondo ad “una giornata di ordinaria follia” di guerra nell´autunno 1917: morte, sofferenza, coraggio, paura.Ma anche scene buffe, attimi di riflessione, momenti di grande amicizia ed abnegazione tratte da ricordi narrati da anziani altopianesi. Come i conflitti tra giovani ufficiali aristocratici e tenenti anziani richiamati, il confronto durante il turno di guardia tra il soldato studente e il soldato contadino, il conducente di muli che, incurante dei cecchini, raggiunge le linee del fronte cantando a squarciagola.
Le riprese dovrebbero iniziare in autunno e proseguire per due mesi, coinvolgendo una ventina di attori e altrettante persone per la troupe. Un via vai che potrebbe già essere un volano turistico richiamando appassionati da tutta Italia. E non solo, considerando l´ammirazione che Olmi riscuote anche oltre confine.
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