da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Giovedì 27 Dicembre 2007

BUSINESS & CINEMA.
Un paio d’anni fa il consorzio Vicenza è e Vicenza Film Commission tentavano una nuova strada. Ecco i risultati

L’India spinge Vicenza e gira sei nuovi film

Marino Smiderle
VICENZA

Avevano cominciato un paio di anni fa, quasi per scherzo. Era uno dei tanti tentativi di promuovere l’immagine di Vicenza in giro per il mondo. Non sapevano, quelli di Vicenza Film Commission, di accendere un motore che sta diventando un turbinio di iniziative e un volano per l’economia di tutta la provincia. Stiamo parlando di Bollywood, la più grande industria cinematografica del mondo, quella dell’India, che ha avuto la bella idea di scegliere Vicenza quale scenario dove ambientare diverse produzioni dell’anno che sta per cominciare.
L’altro giorno Vladimiro Riva, consigliere delegato del consorzio Vicenza è, ha ricevuto la visita di V. Naga Raju, produttore e responsabile della Vemmas International Services, reduce da un incontro avuto niente meno che col presidente del Consiglio Romano Prodi durante l’ultima visita ufficiale del premier in India. Non è venuto a Vicenza per turismo, Naga Raju, «anche se la città è davvero bellissima», ci tiene a prec isare. No, niente turismo, solo business. La sua azienda, infatti, è tra le più importanti "piazziste" di location tra le major cinematografiche di Bollywood.
«Ma sarebbe meglio correggere - interviene l’interessato -. In Italia e nel resto del mondo siete abituati a chiamare Bollywood tutta l’industria cinematografica indiana. In realtà dovete sapere che, oltre a Bollywood, che fa riferimento alla produzione di film in lingua hindi, ci sono anche Tollywood, Kollywood e Malluwood, a seconda se i film sono in lingua telugu, kannada o malayalam. Nel mio caso sto per concludere con sei distinte case di produzioni cinematografiche di Tollywood la realizzazione di sei film proprio qui nel Vicentino».
Tollywood, per capirci, ha come base Hyderabad, che è la capitale dello stato dell’Andhra Pradesh. Il numero di film in lingua telugu è in continuo aumento e la scelta di girarli all’estero è dovuta alle preferenze del pubblico indiano (un film con l’Italia sullo sfondo è molto gradito) e ai costi. «Noi cerchiamo location che non comportino spese folli - confida N. R. Bheda, primo collaboratore di Naga Raju - e da questo punto di vista abbiamo trovato in Vicenza e nella sua Film Commission una grande collaborazione che si concretizzerà nel 2008 con i primi sei film».
Si tratta di film di cass etta, non certo opere d’arte. Tipo polpettoni amorosi con lui che ama lei e con lei che ama l’altro e via di questo passo. La musica, per i canoni del gusto occidentale, è improbabile, ma in India se li bevono come il rosolio. Decine di milioni di spettatori a opera, è la media di queste produzioni che impiegano le star indiane del genere "miele e lacrime". «E vi posso assicurare - dice Naga Raju - che una discreta parte di chi assiste a queste proiezioni poi è attratto dai posti in cui i film sono stati girati».
Dal punto di vista organizzativo, Vicenza è e Vicenza Film Commission si sono date da fare per procurare gli alberghi e le location dove verranno girate le scene. In più daranno una mano per i casting degli attori non protagonisti. Sì, perché le star vengono dall’India ma per rendere credibile il film devono esserci degli interpreti e della comparse locali. Per tutte e sei le produzioni ci saranno quindi delle selezioni e se ci sono vicentini e/o vicentine interessate ad avere una particina nei kolossal di Tollywood, si accomodassero.
«Il nostro ovvio obiettivo - spiega Riva - è quello di attirare il maggior numero di turisti indiani. Tra l’altro il prossimo sarà l’anno del Palladio e per gli stranieri potrebbe essere un’occasione unica per visitare Vicenza. In più la presenza di questa case di produzioni indiane è anche l’occasione per offrire servizi di vario genere. La scommessa fatta due anni fa si sta rivelando vincente e gli indiani in particolare mostrano di apprezzare molto le soluzioni offerte dal nostro territorio».
Mentre Riva parla scorrono sul portatile del produttore di Hyderabad le immagini dell’ultimo film girato a Stoccolma. La trama vede la presenza di un attore molto conosciuto in India che si innamora di una svedesona bionda e alta, il tutto con sottofondo di musica discutibile. Il genere è quello dei film di Natale che spopolano anche da noi, quelli di Boldi e De Sica, per capirci, che magari non saranno capolavori artistici ma che richiamano nelle sale tantissimi spettatori.
«Più indiani vedono questi film - calcola Riva - più aumentano le probabilità di vederceli girare per Vicenza e il Vicentino il prossimo anno».
E, ciliegina sulla torta, per far capire come il Vicentino possa davvero essere una sorta di Eden per i film indiani, ecco che Vicenza è ha portato la troupe di Naga Raju fino a Lusiana, città natale di Sonia Ghandi, una che a New Delhi e dintorni è piuttosto famosa. Chissà che non venga in mente di farci un documentario.

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