martedì 27 agosto 2013 – SPETTACOLI – Pagina 49
CINEMA. Un´idea nata in una sera d´estate ad Asiago tra formaggio stagionato, sopressa e vino. E il sogno è ora realtà
Eravamo cinque amici a tavola e lì è nato il film su Tinto Brass
Un´inquadratura di “IsTinto Brass”, il film di Massimiliano Zanin prodotto con altri quattro amici| Massimiliano Zanin ha inteso omaggiare l´augusto collega Tinto Brass
ASIAGO
Un´idea che nasce attorno ad un tavolo imbandito in una sera d´estate ad Asiago. Cinque amici professionisti in vari campi che decidono di realizzare un sogno. Quel sogno è del regista Massimiliano Zanin che vorrebbe fare un film su Tinto Brass.
I cinque amici però decidono di fare di più; non solo di finanziare il film ma di creare proprio una casa di produzione cinematografica per portare avanti il sogno.
E così nasce il Think´O Film con sede a Thiene dove un avvocato, un commercialista, due imprenditori e il regista Zanin iniziano a lavorare sul docu film dedicato a Tinto Brass. A spingere i 5 amici nell´avventura la passione per il cinema e la voglia, nonostante la crisi, di investire in cultura. Di regalare della cultura al territorio.
Un sogno che continua visto che in meno di tre anni quell´idea nato tra formaggio Asiago vecchio di malga, sopressa e qualche bicchiere di buon vino ha prodotto un film “IsTinto Brass” arrivato in concorso al 70° mostra del cinema di Venezia.
«Una vera prima per me – spiega Zanin – Questa è la prima volta che arrivo a Venezia anche se, a dire il vero, non ho avuto ancora il tempo per concedermi il lusso di godermi questo risultato. Alla commissione della mostra avevamo fatto prevenire un pre montato, certi che non ci avrebbero mai chiamato. Ma, come dice il vecchio detto, mai dire mai ed eccomi a pochi giorni dalla proiezione ancora a correre per completare tutto».
Un lavoro lungo e complicato che ha coinvolto lo stesso Tinto Brass di cui Zanin è stato assistente alla regia. E dove compaiono da intervistati Helen Mirren, lo scenografo premio Oscar Sir Ken Adam, Franco Branciaroli, Gigi Proietti, Franco Nero, Adriana Asti, Serena Grandi e altri protagonisti della nutrita produzione cinematografica di Brass.
«E´ un doveroso omaggio ad un personaggio interessantissimo e di grande cultura – racconta Zanin – Ha inventato da solo un genere cinematografico oltre a mettere in campo uno stile di regia con pochi uguali».
«Ha dovuto lottare contro una critica bigotta, contro censure inspiegabili, e nonostante ciò non si è inaridito – prosegue - Vedi come si rapporta con i tanti protagonisti dei suoi film che poi lo hanno rinnegato; pur soffrendone non li biasima perché comprende che per proseguire in questo lavoro, chi ha lavorato con lui deve cospargere il capo di cenere per fare il mea culpa».
Dopo Venezia i 5 amici hanno in programma altri progetti, sempre ambiziosi e sempre su argomenti per molti controversi.
«Due sono i film in cantiere - conclude Zanin – Il primo sul problema degli imprenditori che si uccidono; non si è mai approfondito l´argomento per capire perché uno arriva a tanto partendo dall´illustrare il legame che gli imprenditori nostri hanno con la loro azienda e con chi ci lavora. Il secondo, più difficile, riguarda il campanile di San Marco come simbolo di una città ma anche di una cultura. Partendo proprio dall´assalto dei serenissimi, forse l´ultimo atto di un popolo», è l´opinione del regista.
Da IL GIORNALE DI VICENZA