da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Martedì 15 Marzo 2005 cronaca Pagina 18
Finora sono stati conclusi due accordi con case di produzione cinematografica di India e Corea del Sud. Vladimiro Riva: «Ma oltre a fornire tale tipo di servizi c’è l’occasione di creare nuove figure professionali». Chiesti corsi di formazione
Vicenza, ciak si ri-gira
L’estero chiede location . «Si crea nuovo business»
di Marino Smiderle
Prima gli indiani, ora i coreani, domani chissà. Il mondo sta scoprendo che fare cinema a Vicenza, oltre che affascinante, può essere conveniente. Tanto che non ci sarebbe da sorprendersi se su monte Berico, un giorno, saltasse fuori una scritta, a caratteri cubitali, illuminata la notte, tipo Hollywood. La chiameremo Bericinecittà , o qualcosa del genere. Ci sta pensando seriamente Vicenza film commission , ultima nata all’interno del consorzio Vicenza è , che ha da poco acceso i motori ma che si propone di andare molto, ma molto lontano.
«È cominciato tutto da un discorso di tipo turistico - spiega Vladimiro Riva, consigliere delegato di Vicenza è < /I> - perché abbiamo scoperto che, all’estero, c’è grande richiesta di location cinematografiche. Una richiesta particolare, visto che i film, le sit-com, gli sceneggiati spesso sono ambientati all’estero».
«Siccome l’Europa ne offre a bizzeffe - prosegue - grazie alla sua storia, alla sua arte, alla sua architettura, abbiamo pensato che sarebbe sciocco non sfruttare quello che la storia, l’arte e l’architettura hanno regalato a Vicenza».
Finora di trattative ne sono state portate avanti diverse e concluse due, quella con India e Corea del Sud (vedi altro articolo). Ma, siccome da cosa nasce cosa, Vicenza film commission vuol spingere sull’acceleratore e cercare di creare i presupposti perché da queste parti venga potenziato il settore.
«Il discorso che facciamo è semplice - osserva Riva -. Con l’affermazione del digitale i nuovi canali aumenteranno moltissimo. Canali di tutti i tipi, di tutti i generi. La conseguenza immediata è che crescerà la domanda di prodotti cinematografici, di documentari e di quant’altro abbia a che fare con la macchina da presa. Per questo abbiamo intenzione di chiedere al Centro di produttività Veneto di organizzare dei corsi di formazione per le varie figure richieste in questo campo , dai montatori ai registi, ma anche agli autori e agli sceneggiatori».
Bericinecittà è dietro l’angolo. Però, tanto per smorzare subito gli entusiasmi, la Regione ha destinato alla Veneto film commission un finanziamento complessivo di 35 mila euro, che a stento bastano per mandare la corrispondenza e per le fotocopie. L’altro giorno, a Marghera, si è tenuta l’assemblea dell’associazione che raggruppa le imprese e i professionisti del settore cine-televisivo, Veneto cinemapro , presieduta da Guido Cerasuolo, in cui si è discusso «dell’assenza di una strategia di sviluppo che necessariamente deve passare per un sistema d’incentivi alla produzione».
Secondo gli operatori del settore, che premono addirittura per la creazione di una sorta di distretto industriale cinematografico, il futuro potrebbe riservare sorprese incredibili dal punto di vista economico. Con i chiari di luna che ci sono nei settori tradizionali, l’idea di inventarsi questa nuova attività non è da buttare.
«Altre regioni - hanno detto quelli di Veneto cinemapro - Piemonte e Friuli Venezia Giulia per primi, ma anche Liguria, Umbria e Campania, hanno iniziato a concedere finanziamenti e incentivi alle produzioni ch e portano lavoro nel territorio. Un esempio: nel 2003 il Friuli ha ottenuto con soli 300 mila euro un riscontro di investimenti di spesa di oltre 4 milioni di euro. Nel Veneto il solo Casanova, produzione Disney pictures, ha indotto spese, nel 2004, per oltre 40 milioni di euro. Tutto questo nonostante l’assenza totale di una strategia o di supporto pubblico».
Anche la Camera di commercio di Vicenza pensa che dal settore cinematografico potrebbero arrivare segnali positivi per l’economia. La domanda di location, per restare all’aspetto "turistico" della questione, sono in crescita e servono figure professionali in grado di rispondere alla domanda di questo tipo di servizi. Non è un caso che la Regione Veneto abbia finanziato un progetto di Vicenza Film commission che parteciperà alla Borsa del turismo cinematografico, in programma ad Ischia il prossimo giugno.
«Ma dobbiamo capire bene come muoverci - afferma Riva - e per questo andremo alla manifestazione Location 2005 a Mumbay, e al Locations trade show fissato per la metà di aprile a Santa Monica, in California. L’obbiettivo è quello di capire cosa chiedono i clienti, cosa offrono e quali sono le condizioni applicate dal mercato. Noi porteremo un dvd con il pacchetto che Vicenza è in grado di offrire. E pensiamo che si tratti di un pacchetto che sarà molto gradito dalla clientela internazionale».