Vicenza Film Commission - sito ufficiale

L´anello di fidanzamento di Brooke che esce da uno dei rinomati gnocchi di Posina, dopo una romantica passeggiata tra boschi e ruscelli. Hope e Liam che passeggiano innamorati sul Ponte di Bassano sulle note di "Là ci darem la mano" o convolano a nozze al Castello di Giulietta. Fanta-soap? No, tutto possibile. O almeno lo sarebbe stato. Portare Beautiful a Vicenza è da anni il pallino di Vladimiro Riva, consigliere delegato del consorzio Vicenza è, che nelle scrose settimane ha guardato sconsolato Ridge chiedere a Brooke le ennesime nozze facendole trovare il pegno d´amore in un´oliva pugliese gigante e la giovane coppia del momento giurarsi amore eterno a Polignano a Mare. Il tacco dello stivale, infatti, si è aggiudicato la ventina di puntate italiane della soap, uno spot mondiale a bellezze e prodotti locali.

«Oggi - commenta Riva - si spendono molti soldi per fare marketing territoriale. Sul piano del rapporto costi/contatti, la televisione è il mezzo migliore, molto più vantaggioso rispetto alle fiere, che prevedono affitto degli spazi, allestimento, materiale multilingue, viaggi, personale. Senza contare che un film o una soap opera suscitano emozioni, molto più di un depliant».

L´idea di Riva ha una storia. «Nel 2005 ero a Los Angeles per incontrare degli operatori turistici californiani - racconta -. Abbiamo conosciuto uno dei produttori esecutivi di Beautiful e Ron Moss, che ci hanno prospettato l´opportunità di ospitare le puntate che ogni anno fanno all´estero. Era una grande possibilità, perché la soap è vista in 60 Paesi, da milioni di persone. Senza contare che i protagonisti hanno una casa di moda e si sarebbero potuti abbinare gioielli, occhiali, abbigliamento». Una proposta apparentemente irrinunciabile. E invece non se ne fece nulla. «Le istituzioni e le aziende non risposero. L´opportunità non venne capita».

Tutto finito? Nemmeno per sogno. «Qualche anno dopo venni ricontattato dai produttori - prosegue Riva -. Il giorno seguente ero a VicenzaOro, dove l´allora assessore alle attività produttive della Regione, Fabio Gava, parlò della necessità di trovare nuovi mezzi per veicolare il gioiello. Proposi Beautiful, la cosa uscì sui media, ma ancora una volta non se ne fece nulla».

E poi l´anno scorso. «Ci fu un´altra offerta, la cifra da stanziare sarebbe stata di 4-500.000 euro più l´alloggio. Ma la Veneto Film Commission non ha incentivi, la commissione pugliese sì, e si è accaparrata le puntate. Prima o poi la gente dovrà capire che trasmettere emozioni invoglia a vedere i posti, a provare i prodotti visti in tv. Che una soap è un modo efficace di mostrare i nostri gioielli al mondo e soprattutto al mercato Usa. Secondo uno studio dell´università La Sapienza ogni euro investito nella tv ne ritornano quattro».

Storia archiviata? Non sarebbe Beautiful e non sarebbe Riva: «Brooke prima o poi si sposerà di nuovo».