Vicenza e il cinema, bella Ipotesi. E che “Only you” non resti sola...

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Lunedì 3 Settembre 2007

ULTIME DALLA MOSTRA AL LIDO. LA VETRINA DELL’EX CASINÒ OFFRE UNO SPUNTO AL CONSIGLIERE DI “FILM COMMISSION”

Vicenza e il cinema, bella Ipotesi
E che “Only you” non resti sola...

Enzo Pancera
VENEZIA

La Mostra cinmatografica al Lido di Venezia è una vetrina troppo ghiotta per istituzioni regionali e locali che, a vario titolo, si occupano di cinema e che possono servirsene per attirare l’attenzione sulle proprie iniziative. Ieri, in un incontro nell’ex Casinò, Vladimiro Riva, consigliere delegato di Vicenza Film Commission, sezione del Consorzio Vicenza è, ha illustrato alla stampa indirizzi e progetti per valorizzare come set cinematografico ideale il territorio vicentino, “cuore del Veneto”, la cui peculiarità, secondo il vicepresidente della Provincia Dino Secco, che affiancava Riva, è di non essere “monotematico” ma di poter contare su variegate attrattive per sedurre le produzioni.
Riva ha ammesso che in quest’ambito si deve recuperare un annoso disinteresse. È essenziale per strutturare l’offerta di Vicenza come location il propellente finanziario che si attende da una nuova legge regionale e da concomitanti provvedi menti nazionali. L’allestimento di un “porto” - attrezzato specificamente e non solo affidato all’amicale ospitalità della Libreria Due Ruote del compianto Virgilio Scapin – è essenziale per favorire l’operatività delle troupe e l’ospitalità concorrenziale è una carta essenziale accoppiata all’indicazione degli sfondi ambientali più intriganti (location scouting).
L’esperienza prova che in mancanza di queste risorse le produzioni s’indirizzano verso regioni limitrofe più allettanti. D’altro canto è sempre l’esperienza a dimostrare che le immagini del territorio veicolate da cinema e tv sono la più efficace delle promozioni: l’aver ospitato l’anno scorso la soap opera sudcoreana Only you ha immediatamente sollecitato l’interesse degli operatori turistici sudcoreani per la cucina e il paesaggio vicentini.
Vladimiro Riva ha manifestato anche interesse per la formazione: il recupero di un’esperienza come Ipotesi Cinema, iniziata negli ’80 a Bassano da Ermanno Olmi e Paolo Valmarana potrebbe oggi dare ulteriori frutti, affinando la professionalità di operatori che nella miriade delle televisioni locali possono trovare interessanti opportunità.
E non è da trascurare il cineturismo che, attirando i cinefili sui luoghi in cui sono stati girati film famosi, fa scoprire le attrattive della gastronomia e dell’artigianato. A rinfrescare la memoria sui molti set prestigiosi ospitati nel Vicentino si è proiettato per i convenuti un dvd.
Da Senso a Don Giovanni e a Primo amore si sono succedute immagini che testimoniano di un connubio tra Vicenza e il cinema che, negli anni, si è celebrato spontaneamente e quasi casualmente: ora si vorrebbe passare a una fase programmata.
In ogni caso l’appuntamento per la prossima Mostra è motivato dalla diffusione di un filmato che sarà realizzato da Vicenza Film Commission per i 500 anni dalla nascita di Palladio. Riva, in conclusione, ha voluto anche ricordare un paio di eventi non positivi di natura molto diversa (lo scacco può stimolare il progresso): il mancato accordo per ospitare alcune puntate di Beautiful (il modello televisivo alieno “non olet” se produce, eccome, immagine) e la cessata attività del Cineforum di Vicenza nonostante i 53 anni di vita e la professionalità del prof. Calderale.
Per chi si occupa di cinema a Vicenza è sempre una bella scommessa.

Vicenza Film Commission

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Mercoledì 29 Agosto 2007

Vicenza Film Commission

Vicenza Film Commission è da tre anni l'organo per la promozione dell'immagine di Vicenza attraverso i mezzi audiovisivi in tutto il mondo. Film Commission ha come obiettivo la promozione del territorio di tutta la provincia, attraendo produzioni sia italiane che straniere e incentivando lo sviluppo dell'industria cinematografica sul territorio creando nuove opportunità di affari. L’agenzia può fornire i permessi necassari per filmare e inoltre risolve i problemi che la produzione può trovarsi a dover affacciare nella fase di pre-produzione.
Ha sede al consorzio Vicenza è, in via Fermi 34 a Vicenza.
Nel sito di Vicenza Film Commission c’è anche un’ampia galleria di location e di riprese aeree della provincia.
Il presidente è Dino Secco, il direttore è Vladimiro Riva.

Una coproduzione italo-francese su Rigoni Stern. A Bassano un film sulle atmosfere amorose

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Mercoledì 29 Agosto 2007

Una coproduzione italo-francese su Rigoni Stern.
A Bassano un film sulle atmosfere amorose

di Nicoletta Martelletto

Vicenza, un grande set. Lo è stata per occasioni ormai entrate nella storia del cinema, come “Il commissario Pepe” nel 1969 o dieci anni dopo il “Don Giovanni” di Losey ma lo sarà sempre di più ora che il meccanismo delle location in Veneto si è messo prepotentenente in moto. Vicenza Film commission, l’agenzia collegata al consorzio turistico “Vicenza è”, ha ricevuto nelle ultime settimane numerose richieste di accoglienza e di collaborazione da parte di produzioni italiane e straniere che vogliono sfruttare gli scenari architettonici e naturalistici del Vicentino in film e fiction.
In agosto Bassano ha fatto da sfondo alle riprese di “L’amore che sai che io...” del regista Paolo Galassi, colpito dalle atmosfere della cittadina sul Brenta: con la complicità di due bassanesi, il truccatore Ilario Baggio e lo scenografo Martino Dissegna, la Sherwood Fil Produttori Riuniti ha ambientato qui uno dei tre episodi del film che ha come filo conduttore uno sguardo, un attimo della loro vita legato all’amore.
“Terra di un uomo” è stato in vece girato tra fine luglio e i primi di agosto in Altopiano, in luoghi indicati dallo scrittore Mario Rigoni Stern che mai compare nel lungometraggio ma i cui racconti hanno ispirato la coproduzione italo-francese Shellac Sud di Marsiglia e la Route 1 di Torino. I registi Jean-Francois Neplaz ed Elisa Zurlo torneranno in ottobre per nuove riprese, che riguardano anche la Valle d’Aosta, dove Rigoni Stern è stato militare, e la steppa russa. Anche in questo caso Vicenza film commission ha tessuto i contatti con gli uffici turistici e le comunità montane per aiutare il lavoro dei cineasti. C’è poi una richiesta della Pacifico di Roma per girare alcune puntate per Sky e Italia Uno di un serial sul lavoro degli stuntman, che si muoveranno con cavalli, moto, auto, paracadutisimo, roccia,sci e motoslitte... scenari a iosa individuati nel Vicentino, si vedrà se l’intesa andrà in porto.
Una richiesta allla Provincia invece è arrivata dalla produzione di un thriller, “Il Boia-The Hangman”, con Franco Nero e Luca Lionello tra i protagonisti, per la regia di Fabrizio Vieceli e la produzione Storaro: avendo visto le foto di villa Cordellina Lombardi a Montecchio, chiedono di poter girare il trailer pubblicitario del film, lungo il viale principale e la scalinata d’accesso, affascinati dal potenziale mistero del luogo. La Self ish Production sta invece realizzando un film su santa Bakhita, suor Moretta come era conosciuta a Schio dove ha vissuto per anni nel convento delle canossiane: oltre a scene in villa a Zianigo, sarà Schio a dover individuare un convento, una chiesa, una locanda e strade adatte alle riprese.
“The Anatomist” è un altro film di cui da New York si chiedono location in Veneto: tratto da una novella comica del XVI secolo, dovrebbe essere ambientato tra l’Università di Padova, Venezia e Vicenza, di cui si chiede l’uso di Teatro Olimpico e ville. Matteo Colombo il protagonista indaga sulle origini fisiche dell’amore...
Infine una anticipazione, sempre legata ai luoghi nascosti del Vicentino: la cava Arcari a Zovencedo, in concessione ai Morsoletto, potrebbe essere lo scenario di una diretta televisiva su “La7” a fine ottobre. La splendida cava in galleria, già utilizzata per alcuni concerti, dovrebbe ospitare le riprese del collaudato spettacolo teatrale di Marco Paolini “Il sergente”, ispirato al libro di Rigoni Stern, mai passato in tv. In corso i contatti con Comune, Provincia, concessionari.

Le visite ai tesori palladiani diventano un tour attraverso i set dei film di culto

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Venerdì 18 Maggio 2007

L’iniziativa. Fino a metà ottobre Provincia e “Vicenzaè” propongono una nuova formula per i turisti

Le visite ai tesori palladiani diventano un tour attraverso i set dei film di culto

(ma. sc.) L’architettura, anche se firmata da uno dei maestri di tutti i tempi come Andrea Palladio, da sola non basta per attirare i visitatori. O meglio, non è sufficiente per far fare a Vicenza il salto di qualità nei flussi turistici. «Sono le emozioni a muovere le persone», afferma Vladimiro Riva, del Consorzio Vicenzaè.
Con queste premesse la Provincia e il Consorzio, in collaborazione con Vicenza Film Commission, hanno deciso di riproporre le visite guidate ai capolavori artistici della città per tutti i sabati e le domeniche, dal prossimo 19 maggio fino a metà ottobre.
Con una novità fondamentale: quest’anno l’architettura sarà solo una delle attrazioni. L’altra è costituita dalle “location” di celebri film italiani o internazionali, individuate proprio a Vicenza da registi quali Monicelli e Scola. Insomma, un’escursione alla scoperta della città già vista e racconta ta nei film è ciò che dovrebbe toccare le corde più profonde dei visitatori.
Non a caso l’iniziativa s’intitola “Palladio per mano nel grande set di Vicenza”. Nel 2006, le visite guidate richiamarono a Vicenza 2.138 turisti, provenienti da 29 Paesi diversi e da tutte le regioni italiane esclusa la Valle d’Aosta.
Stavolta l’obiettivo è coniugare le grandi arti del passato, dall’architettura palladiana alla pittura del Tiepolo, con la settima arte: il cinema. Si potrà così andare a curiosare a “Villa Valmarana ai nani”, quella del film “Il commissario Pepe”, di Ettore Scola oppure a “Villa La Rotonda”, location del “Don Giovanni di Joseph Losey, o ancora al Teatro Olimpico di “Casanova 70” di Monicelli e di “Casanova” di Hallstrom. Si potranno anche visitare le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari e di assistere ad una videoproiezione sull’opera del Palladio, curata da Giuseppe Barbieri.
«Bisognerebbe mobilitare i grandi produttori di fiction televisive e film - dice Riva, che ha presentato l’iniziativa con Dino Secco, assessore al turismo - ma purtroppo, il Veneto non dà contributi per attirare i produttori, che vanno in altre regioni. Ora una proposta di legge c’è, vediamo se Galan la porterà in fondo come ha promes so».
La visita di sabato (14,30-17,30) toccherà Teatro Olimpico, Basilica Palladiana e Palazzo Leoni Montanari. La domenica mattina si parte alle 9,30 e con il bus si raggiungono la Basilica di M. Berico, le ville Valmarana ai nani, La Rotonda e Cordellina.
I prezzi: 10 euro per il sabato, 15 per la domenica (20 per entrambe). Gratis fino a 12 anni. Sconto del 10% per i soci Touring Club.

E Vicenza va in India alla fiera del cinema

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Martedì 10 Aprile 2007

E Vicenza va in India alla fiera del cinema

Delegazione berica cerca accordi commerciali

Vicenza. (al.mo.) C’era anche una mega delegazione italiana, assieme al ministro per le comunicazioni Paolo Gentiloni. Quelle che ai nostri governi piacciono tanto: 70 persone, tutti assieme alla grande fiera degli affari e dello spettacolo a Mumbai (l’ex Bombay), in India. Ma alla Ficci-Frames 2007, organizzata dalla Federazione delle Camere di commercio e dell’industria indiane (con la collaborazione dell’Italia), c’erano anche alcune società che si occupano di cinema. Sei in tutto, compresa la Vicenza film commission, braccio operativo di Vicenza è che da qualche anno cerca di trasformare città e provincia in un set permanente per attirare produttori e registi di mezzo mondo.
In India per l’occasione è stato firmato un accordo di collaborazione fra il governo italiano e la Ficci nel campo dello spettacolo e della cinematografia: un Mou (memorandum of understanding). Insomma un protocollo di intesa. Obbiettivo: coproduzioni, finanziamenti pubblici e privati, tecnologie, applicazioni multimediali, collaborazioni musicali, fotografia. Co me dire che Cinecittà sposa Bollywood.
E di questo accordo non poteva che gioire anche la Vicenza film commission. Che anche se alla fiera di Mumbai è andata a fare i suoi affari personali, in qualche modo da quella grande intesa cinematografico-commerciale fra i due Paesi ne ricaverà sicuramente qualche beneficio. Non per nullla alla Ficci-Frames era in buona compagnia. C’era l’Umbria film, Mestiere Cinema, Cinecittà, Filmitalia con la presidente Irene Bignardi, Romafilmfest, testimonial come Giancarlo Giannini e Anna Galiena ma soprattutto l’intera Regione Lazio che si è portata dietro l’oscar per le colonne sonore Nicola Piovani.
Sbarco alla grande, quello italiano. Che già da tempo ha visto le possibilità di entrare in affari con un India in forte crescita economica. Spettacolo compreso. Una scommessa anche per Vicenza, che soprattutto grazie al Palladio ha già ospitato negli ultimi anni troupe straniere in cerca di ambientazioni romantico-rinascimentali. E così con l’aiuto di Vicenza film commission che fornisce location e supporto logistico sono arrivati oltre ai soliti americani anche indiani, coreani e cinesi. L’anno scorso è passata da qui la soap coreana Only You, in settembre era arrivata la Kumar Raj, colosso cinematografico di Mumbai, per girare alcune riprese del film intito lato “Pensiero profondo” con l’attrice indiana Tina Rana. Poco dopo il canale indiano Star One che ha mandato in onda una tramissione girata in Italia con le attrici e modelle indiane.
Insomma adesso tra un ciak e l’altro si parla di affari. Altri tempi rispetto al Tognazzi del Commissario Pepe e al Signore e Signori di Germi, quando davanti alla cinepresa e nei titoli di coda comparivano fierissimi anche Araldo Geremia e Virgilio Scapin.

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