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Categoria: Notizie da Vicenza Film Commission
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Creato: Giovedì, 31 Luglio 2014 16:12
Palladio, angelo della bellezza è il titolo del progetto della società di produzione CSC Centro Sperimentale Cinematografia di Roma e DBW Communication di Giuliano Berretta per il quale in questi giorni sono state effettuate le riprese necessarie per il trailer che sarà presentato a MipCom di Cannes a ottobre.
Ad assistere la troupe Vicenza Film Commission-Vicenzaè che ha predisposto il programma di riprese e richiesto la collaborazione dei proprietari dei principali siti palladiani dal Comune di Vicenza e di Caldogno al CISA, alla Banca Popolare di Vicenza per Palazzo Thiene, ai proprietari privati di villa Godi Malinverni, villa Valmarana Bressan, villa Pisani Bonetti e villa Saraceno.
Il progetto prevede la realizzazione di un format festival di 70 minuti, uno televisivo di 25/50 minuti e quindi una versione web di 2,30 che saranno proposti agli oltre 4.000 acquirenti provenienti da 100 paesi che parteciperanno alla prossima edizione della più importante borsa delle produzioni dei contenuti audiovisi che si terrà dal 13 al 16 ottobre nella famosa cittadina francese.
La produzione fortemente voluto dalla produttrice brasiliana Cristina Marques e dal vicentino Giuliano Berretta che, oltre a vantare il titolo di Accademico Olimpico, è anche il presidente della DBW Communication società proprietaria dei droni che nello scorso mese di marzo aveva già testato l'altissima tecnologia dei mezzi sui manufatti palladiani. Per questo trailer sono stati utilizzati anche una steady cam e una esclusiva telecamera 4k che possiede una risoluzione 4 volte superiore alla nota HD high definition, appena rientrata dalla trasferta brasiliana in occasione dei mondiali.
Il progetto è firmato da Damiano Femfert, sceneggiatore, autore, scrittore, citato da Repubblica tra i 50 promettenti drammaturgi, collabora, tra gli altri con il quotidiano tedesco Frankfurter Rundschau e per numerosi eventi artistici internazionali. Giovanissimo ma con qualificate e premiate esperienze anche il regista Tommaso Landucci già assistente di Claudio Giovannesi per Alì ha gli occhi azzurri pluripremiati al Festival di Roma, sta lavorando con il regista Luca Guadagnino per un progetto americano. Regista, autore e tecnici si sono tutti formati al Centro sperimentale di Roma.
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Categoria: Notizie da Vicenza Film Commission
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Creato: Mercoledì, 09 Luglio 2014 10:17
«Revelstoke, un bacio nel vento»: una storia d'altri tempi, da Valstagna al Canada, scaturita dalle lettere dimenticate in un cassetto, che sta per diventare un documentario nel quale saranno in molti a riconoscere le storie di emigrazione vissute da migliaia di persone. Spesso accade che figli, nipoti o discendenti di valstagnesi emigrati all'estero, si rechino in municipio, nel museo o in biblioteca, in cerca delle loro radici, documenti e memorie del loro passato.
La scorsa primavera il giovane regista Nicola Moruzzi, bisnipote di Angelo Conte, valstagnese, emigrato in Canada nel 1913, si presentò al Museo Canal di Brenta con una storia particolarmente emozionante, uscita dalle lettere rinvenute in un cassetto, per recuperare documenti ed informazioni.
Angelo lasciò la Valbrenta per cercare lavoro all'estero, come altri tre milioni di veneti tra il 1876 e il 1976, con la valigia di cartone, tante speranze ed il pensiero per la sua amata moglie Anna, incinta di sette mesi di Gigetta (nonna di Nicola). Fu un'avventura breve, solo trenta mesi: nell'ottobre del 1915, infatti, i suoi sogni s'infransero durante la costruzione del Connaught Tunnel, la galleria più lunga del Nord America, dove trovò la morte. Dalle lettere dimenticate affiora «la storia di Angelo che, credo, abbia molti tratti in comune con l'esperienza vissuta dalla maggior parte dei migranti - spiega il regista -. La sua corrispondenza con Anna riflette quei sentimenti che ogni emigrato prova durante il proprio imprevedibile viaggio. La disillusione delle speranze, i problemi con la lingua, la lotta per il lavoro e il desiderio di essere accettati in un mondo completamente diverso dal proprio. Allo stesso tempo le lettere raccontano la gioia del superamento delle difficoltà, le piccole vittorie quotidiane e il paesaggio circostante, che si trasforma sempre più in un luogo familiare», le strade affollate di Vancouver, il silenzio dei monti Selkirk, i boschi millenari della Columbia Britannica, il sudore dei cantieri di Glacier. Fino all'ultima lettera, scritta il giorno prima di morire: "...Sta pur tranquilla che il lavoro che tengo, se fosse pericoloso non ci starei nemmeno un giorno perché il pensiero è di vederti e di baciarti ancora e di renderti felice...". Anna e Angelo, divisi dall'oceano, non si sono mai più rivisti.
© Il Gazzettino
Il documentario Revelstoke. A Kiss in the Wind ha già il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. E' inoltre attiva una campagna di crowfunding al link : dettagli https://www.indiegogo.com/projects/revelstoke-a-kiss-in-the-wind